Per il segnale video, si tratta di differenziare i cavi analogici da quelli digitali. Gli apparecchi più datati trasmettono il segnale video tramite connettori Scart (Syndicat des Constructeurs d’Appareils Radiorécepteurs et Téléviseurs), mentre i nuovi modelli usano connessioni Dvi (Digital Visual Interface) oppure Hdmi (High Definition Multimedia Interface).
L’isolamento del cavo analogico è un limite. L’alternativa alla soluzione analogica, ormai consolidata per monitor e televisori, è costituita dagli standard Dvi e Hdmi. Il vantaggio consiste nel fatto che, se si presentano errori di trasmissione, questi vengono eliminati direttamente dal correttore incorporato. Esistono due tipologie di cavo Dvi: single o dual channel. Per gli apparecchi con una risoluzione massima di 1.920 x 1.200 pixel va bene la soluzione meno costosa, il cavo single channel. Per risoluzioni maggiori, è indicata la soluzione di qualità superiore.
Ci sono dei limiti, però, anche per quel che riguarda la lunghezza. I cavi Hdmi non dovrebbero superare i 15 metri di lunghezza. Spesso i commercianti cercano di vendere cavi molto costosi e connettori superiori, per esempio con contatti in oro, fino ad arrivare al Kimber Kable HD 29 che, nella lunghezza di 4 m, costa 610 euro. Fino a 5 metri di lunghezza il costo dei cavi si posiziona tra 7 e 20 euro. Oltre i 10 metri, però, possono manifestarsi degli errori, come l’immagine a scatto o deformata. La cosa migliore è provare prima con un cavo più economico e poi con quello successivamente più caro. I dettagli sul rapporto qualità/prezzo sono disponibili accanto a ciascuna immagine.
Scart
Applicazione: connessione per vecchi televisori e videoregistratori
Prezzo: ca. 8 euro per 5 m
Il cavo Scart trasmette segnali audio e video ma, per lo scarso isolamento e la banda di segnale che può trasportare, non si addice all’Hd. Certo, è possibile comprare un adattatore Scart Hdmi, che può risolvere il problema di collegare un vecchio apparecchio a un nuovo televisore sprovvisto di porte Scart sufficienti, ma questi adattatori – oltre a essere piuttosto costosi – non possono aumentare la qualità del segnale, che rimane a bassa definizione. Se il televisore dispone di una sola presa Scart, è più conveniente utilizzare una presa multipla per Scart, con uno switch per selezionare il dispositivo da riprodurre.
Cavo composito
Applicazione: vecchie console video
Prezzo: ca. 7 euro per 2 m
Poiché nel cavo composito i valori di colore e luminosità vengono mescolati, la qualità dell’immagine è peggiore di quella ottenuta con un cavo Scart. Spesso il cavo composito è formato da tre diversi cavi: quello con connettore giallo è quello del video, mentre rosso e bianco sono usati rispettivamente per i canali destro e sinistro dell’audio.
D-Sub HD15
Applicazione: collegamenti video analogici di monitor e proiettori
Prezzo: ca. 8 euro per 5 m
Per risoluzioni elevate è bene utilizzare un cavo ben isolato in quanto bastano piccole fonti di interferenza per generare errori nell’immagine. A differenza di Dvi e Hdmi, la tecnologia Vga può rendere necessari degli aggiustamenti nella posizione e centratura dell’immagine, da fare attraverso i controlli del televisore.
Hdmi
Applicazione: collegamenti video e audio tra apparecchi Hi-Fi
Prezzo: ca. 27 euro per 10 m
I cavi Hdmi dispongono di 19 singoli fili, per questo sono compatibili Hdcp e garantiscono la riproduzione in Full-Hd dei contenuti video. A seconda del dispositivo (lettore Blu-ray, hard disk multimediale, Xbox 360 o Ps3), il cavo può trasmettere segnali audio e video contemporaneamente. Attenzione però: esistono varie versioni di Hdmi. Per trasportare via Hdmi l’audio Dolby TrueHD e DTS-HD Master Audio serve almeno l’Hdmi 1.3, mentre solo la più recente, Hdmi 1.4 è in grado di supportare i contenuti 3D in alta definizione.
Dvi
Applicazione: collegamenti video digitali di monitor e proiettori
Prezzo: 8 euro per 1,8 m
Grazie al correttore del protocollo dati incorporato, il cavo Dvi non è sensibile alle interferenze e quindi può raggiungere maggiori lunghezze.