Regolare correttamente il volume di un videocitofono Avidsen non è solo una questione di comfort: significa rendere più chiara la conversazione, evitare fastidiosi feedback, non disturbare i vicini con suonerie troppo alte e, soprattutto, assicurarsi che chi suona al cancello venga sentito al primo colpo. Avidsen produce diversi modelli, dai sistemi a 2 fili ai 4 fili, dai prodotti base con monitor da 4,3″ fino ai display da 7″ con menù a icone, passando per versioni connessi via app. Le logiche di regolazione cambiano leggermente da famiglia a famiglia, ma i principi restano gli stessi: ci sono tre “volumi” principali da tenere sotto controllo, la suoneria interna, l’audio della conversazione lato monitor e quello lato posto esterno. In questa guida troverai un percorso ragionato per capire dove e come intervenire sul tuo Avidsen, come verificare il risultato e come risolvere i problemi più comuni di eco, fruscii e livelli troppo bassi o esagerati.
Capire quali volumi stai regolando
Quando si parla di volume del videocitofono, spesso si fa confusione tra suoneria e conversazione. La suoneria è il tono che senti in casa quando qualcuno preme il pulsante al cancello; è generata dal monitor e in molti modelli ha una regolazione dedicata e talvolta una funzione “non disturbare” che la mette in silenzioso o la attenua per un certo periodo. L’audio di conversazione invece è bidirezionale: da un lato c’è il volume dell’altoparlante del monitor (quanto forte senti la persona fuori), dall’altro c’è il livello dell’altoparlante del posto esterno (quanto forte la persona fuori sente te). A questi si aggiungono due parametri “nascosti”: la sensibilità del microfono esterno e quella del microfono interno, che in alcuni modelli si regolano insieme all’altoparlante tramite un unico trimmer, in altri sono separati via menù. Sapere che stai agendo su uno di questi anelli ti aiuta a capire perché, ad esempio, aumentando troppo l’uscita del posto esterno compaia il fischio di ritorno quando ti avvicini troppo al microfono con il monitor a volume alto.
Identificare il tuo modello e dove si trovano le regolazioni
La prima azione utile è riconoscere come il tuo Avidsen permette la regolazione. Nei prodotti più diffusi a 2 o 4 fili, il monitor interno ha un comando fisico laterale o inferiore: può essere una rotellina zigrinata, uno slider o una coppia di tasti con l’icona dell’altoparlante. Serve per regolare la suoneria e, in alcuni modelli, anche il volume in chiamata. Nei monitor con menù OSD (On Screen Display), la regolazione avviene da schermo: premendo il tasto “Menu” o toccando l’icona ingranaggio si accede a un pannello in cui si impostano melodia e intensità della suoneria, volume di comunicazione e, spesso, il tempo di apertura serratura e la luminosità della camera. Sul posto esterno, specie nei modelli con piastra in metallo, potresti trovare piccoli trimmer incassati dietro fori etichettati “MIC” e “SPK” o “VOL”: con un cacciavite di precisione si può variare la sensibilità del microfono e la potenza dell’altoparlante esterno. Nei sistemi smart collegati ad app, come certi Avidsen con Wi-Fi, una parte della regolazione è nel software: su smartphone si può impostare il livello di notifica e talvolta il guadagno dei flussi audio. Se non hai il manuale a portata di mano, una rapida occhiata ai bordi del monitor e alla parte inferiore del frontale esterno ti farà capire se sei davanti a tasti, rotelle o trimmer nascosti.
Preparazione, sicurezza e metodo di prova
Regolare “a orecchio” richiede qualche accortezza. Prima di tutto lavora in orari in cui non disturbi i vicini con prove ripetute. Se devi aprire il posto esterno per accedere a trimmer interni, togli tensione all’impianto dal quadro elettrico o scollegando l’alimentatore per evitare corti; richiudi sempre il frontale con le guarnizioni in sede per non compromettere la tenuta all’acqua. Prepara un piccolo cacciavite a taglio, un panno per non graffiare le superfici e, se il monitor è fissato a muro con placca, verifica che ci sia spazio per agire sulla rotellina senza smontare tutto. Organizza le prove con un’altra persona: una resta al monitor, l’altra al cancello. Comunicate a brevi frasi convenute (“mi senti bene?”, “ora alzo”, “ora abbasso”) in modo da capire subito che effetto produce ogni clic o mezzo giro.
Regolare la suoneria del monitor interno
La suoneria è il primo elemento che molti vogliono adattare. Sui modelli con cursore laterale, la regolazione è immediata: fai suonare il posto esterno e, durante il trillo, muovi la rotellina fino a trovare il livello che senti in tutta la casa senza essere invadente. Se sul monitor compare un’icona a campanella con una barra, significa che sei nel profilo di suoneria; con i tasti “+” e “–” imposti l’intensità e, entrando nel menù, puoi cambiare anche il tipo di melodia, più o meno squillante. Verifica se è presente la funzione “Do Not Disturb”: spesso è rappresentata da una luna o da una campanella barrata. Se la attivi per errore, potresti pensare che “il volume non va”, quando in realtà la suoneria è silenziata per qualche ora. Disattivala tenendo premuto il tasto campanella o passando dal menù relativo. Ricorda che la suoneria non influenza il volume della conversazione: puoi tenerla bassa e avere comunque una voce chiara quando rispondi.
Regolare il volume della conversazione lato interno
Il dialogo deve essere naturale, né urlato né ovattato. Sul monitor, il volume della conversazione si regola in genere con gli stessi tasti “+” e “–” usati per la suoneria, ma solo quando la chiamata è attiva: premi risposta, guarda l’immagine e parla; poi alza o abbassa fino a quando non senti più fruscii e la voce esterna esce pulita dall’altoparlante del monitor. Se il suono è metallico o distorto anche a volumi medi, sospetta un problema di alimentazione (tensione bassa) o cablaggio (fili ossidati, morsetti lenti). Evita di tenere il monitor troppo vicino a pareti che riflettono molto il suono o ad angoli stretti, perché si crea un rimbombo che peggiora l’intelligibilità. Nei modelli con OSD puoi trovare una voce dedicata “volume conversazione” distinta da “volume suoneria”: imposta il primo su un livello medio, prova una conversazione reale e, se occorre, ritocca di uno o due step. Ricorda che un volume eccessivo del monitor, combinato a un’alta sensibilità del microfono esterno, è la ricetta perfetta per il fischio di feedback.
Regolare il volume e la sensibilità del posto esterno
Perché la persona al cancello ti senta bene, serve un corretto bilanciamento del posto esterno. Quando è previsto, il piccolo trimmer “SPK” regola quanto forte suona l’altoparlante esterno; “MIC” o “SENS” regola quanto “ascolta” il microfono. Comincia sempre da regolazioni conservative: mezzo giro in senso orario su “SPK”, poi prova una frase; se l’interlocutore sente ancora basso, un altro piccolo scatto. Passa quindi a “MIC”: se alzi troppo, ogni rumore di fondo (traffico, vento) verrà amplificato e il sistema potrebbe innescare fischi quando parli. Trova un punto in cui la tua voce è nitida a un tono normale, senza costringerti ad avvicinare troppo la bocca al microfono esterno. Se il posto esterno non ha trimmer, la regolazione potrebbe essere nel menù del monitor sotto “volume esterno” o “guadagno microfono”; l’effetto è lo stesso, ma si agisce da dentro casa. Evita di alzare contemporaneamente monitor e posto esterno: regola uno, prova, poi l’altro, con pazienza.
Gestire eco, fischi e rumori
Il feedback acustico nasce quando ciò che esce da un altoparlante rientra in un microfono e viene riamplificato. Per ridurlo, oltre a non esagerare con i volumi, tieni il monitor a una distanza ragionevole dal viso mentre parli e non appoggi l’orecchio direttamente sull’altoparlante. All’esterno, se il posto citofonico è montato in una nicchia profonda o vicino a superfici molto riflettenti, l’eco può essere strutturale: in questi casi una leggera riduzione del “MIC” esterno e del volume interno aiuta. I fruscii continui a volume costante possono indicare un cablaggio lungo su cavi non adatti: i sistemi Avidsen a 2 fili lavorano anche su distanze importanti, ma la sezione del cavo e la qualità dei collegamenti contano. Serraggi deboli, ossidazioni e giunzioni improvvisate introducono rumore. Se l’impianto è in condominio, il rumore può derivare da interferenze o da alimentatori sovraccarichi: una verifica con l’installatore può essere risolutiva.
Regolazione via menù e via app sui modelli connessi
Nei monitor Avidsen con schermo a icone, accedi al menù tenendo premuto il tasto “Menu” o toccando l’ingranaggio; scorrendo troverai “Melodia”, “Volume squillo”, “Volume conversazione” e, talvolta, “Volume esterno”. Seleziona la voce e modifica a piccoli step. Alcuni monitor memorizzano profili separati giorno/notte o prevedono un timer “non disturbare”, utile se la suoneria è troppo forte in certe fasce orarie. Sui modelli con app, oltre alle notifiche push, puoi regolare il volume delle chiamate sullo smartphone indipendentemente dal monitor; questo non incide sul volume del posto esterno ma ti aiuta a non perdere chiamate quando ti allontani. Verifica che l’app non abbia attivo un profilo silenzioso o un “Do Not Disturb” del telefono che blocchi le notifiche audio: in quel caso potresti pensare che il videocitofono non suoni, mentre è lo smartphone a non riprodurre l’audio.
Casi particolari: impianti condominiali e più monitor interni
Negli impianti con più monitor in parallelo o in condominio, la regolazione richiede un minimo di coordinamento. Se alzi troppo la suoneria in un appartamento, in altri potrebbe risultare troppo bassa per compensazione. Quando i monitor sono in cascata o con alimentazioni separate, assicurati che ognuno sia regolato sul proprio livello, senza tentare di correggere un problema di linea con il solo volume. Se hai più monitor nella stessa unità (ad esempio zona giorno e zona notte), scegli livelli diversi in base all’uso: più alto in soggiorno, più basso o “non disturbare” in camera da letto, ricordando però che un profilo “silenzioso” può farti perdere chiamate se dimenticato acceso. In condominio, se il posto esterno è unico, evita di toccare i trimmer senza informare l’amministratore: una regolazione fatta per migliorare la tua conversazione potrebbe peggiorare quella di altri.
Quando il volume non cambia: diagnosi rapida
Se muovi rotelle e tasti e non succede nulla, verifica innanzitutto che tu stia agendo nella modalità giusta: su molti monitor il tasto “+” durante la chiamata regola il volume di conversazione, mentre a riposo cambia solo la suoneria. Controlla se è attiva la funzione “mute” o “non disturbare”. Se la suoneria resta muta, prova con un altro tono nel menù: alcune melodie hanno livelli intrinseci diversi. Se la conversazione è sempre debole, sospetta un problema di alimentazione: un alimentatore stanco non eroga abbastanza corrente e gli stadi audio ne risentono. Se parli e fuori non ti sentono, potrebbe essere il microfono interno guasto o il cavo relativo interrotto. Se fuori senti forte ma dentro no, concentra la diagnosi sul monitor. Infine, se il posto esterno è esposto alle intemperie, l’acqua può aver filtrato nella capsula microfonica: un’asciugatura prolungata e, se necessario, la sostituzione del microfono risolvono più di qualsiasi regolazione.
Manutenzione e buone pratiche per un audio sempre chiaro
Una regolazione fatta bene dura di più se il sistema è mantenuto. Pulisci periodicamente le griglie degli altoparlanti sul monitor e sul posto esterno con un pennello morbido; polvere e ragnatele attenuano il suono. Controlla che le guarnizioni del posto esterno siano integre: l’umidità è nemica dell’elettronica audio. Verifica i fissaggi dei cavi nei morsetti, stringendoli delicatamente se trovi gioco. In caso di lavori di tinteggiatura, proteggi le griglie e gli altoparlanti da schizzi di vernice che ne occluderebbero i fori. Se vivi in una zona molto ventosa, valuta una piccola aletta frangivento estetica sopra il posto esterno: riduce il rumore dell’aria senza compromettere la videocamera. Aggiorna il firmware dei modelli smart quando il produttore lo rende disponibile: migliorie sulla soppressione del rumore e sulla gestione del guadagno microfonico arrivano spesso via software.
Errori da evitare durante la regolazione
I due errori più comuni sono muovere tutti i controlli insieme e impostare i livelli al massimo “per sicurezza”. Alzare contemporaneamente suoneria, volume interno e guadagno esterno rende impossibile capire quale regolazione abbia creato un problema, e quasi sempre introduce feedback. Procedi per singole variabili, con piccoli passi e prove brevi. Evita di usare strumenti metallici troppo lunghi nei trimmer del posto esterno: puoi toccare componenti vicini e danneggiarli; preferisci micro-cacciaviti isolati. Non forzare rotelle o tasti che sembrano bloccati: alcuni modelli hanno step logici e richiedono che la chiamata sia attiva. Non ignorare il contesto acustico: un portone in metallo che batte o una strada trafficata proprio davanti al posto esterno sono elementi strutturali che non si risolvono con il volume, ma con schermature o con un posizionamento più felice del microfono, quando possibile.
Verifica finale e messa a punto
Dopo aver raggiunto un equilibrio soddisfacente, effettua un test “reale”: chiedi a una persona di suonare in orari diversi della giornata, quando il rumore di fondo cambia, e verifica che la suoneria si senta nell’intera abitazione e che la conversazione resti chiara anche al primo “pronto”. Se hai impostato un profilo “notte”, prova che entri e esca all’ora desiderata. Controlla dalla stessa distanza che useranno i visitatori: molti si avvicinano troppo o troppo poco al microfono; una piccola etichetta con “parlare a 20 cm” aiuta più di una corsa ai volumi. Se in casa ci sono persone con udito sensibile o apparecchi acustici, calibra la suoneria su una nota meno acuta: le melodie più basse sono percepite come meno fastidiose a pari intensità. Fissa sulla cover interna un promemoria con i passaggi per riportare i volumi a livelli standard, utile se qualcuno tocca i comandi senza avvisare.
Conclusioni
Regolare il volume di un videocitofono Avidsen è un’operazione alla portata di tutti, ma dà il meglio quando si conoscono le tre “leve” fondamentali—suoneria, conversazione lato interno, conversazione lato esterno—e si interviene con metodo. La via maestra è semplice: identificare dove si trovano i controlli sul tuo modello, preparare un ambiente di prova con un aiutante, muovere una regolazione alla volta e ascoltare l’effetto. Se compaiono eco e fischi, è segno che uno dei due lati è troppo spinto; riportandolo a un livello medio e curando la posizione del microfono si torna rapidamente a un audio pulito. Nei sistemi con menù e app, le funzioni “non disturbare” e i profili giorno/notte sono alleati potenti, a patto di ricordarsi quando sono attivi. Con un minimo di manutenzione e attenzione a cablaggi, griglie e guarnizioni, la qualità sonora resta costante nel tempo, e ogni chiamata al cancello si trasforma in un dialogo chiaro, senza alzare la voce e senza stress.