Nella scelta dell’hosting per il proprio sito web solitamente vi sono tre opzioni disponibili: l’hosting condiviso, il server virtuale ed il server dedicato.
Hosting condiviso
Il sito web da ospitare viene alloggiato in un server insieme ad altre centinaia o migliaia di siti. E’ una soluzione che va bene all’inizio del proprio progetto web, per siti appena nati e/o che non ricevono molto traffico e che consumano poche risorse. Le risorse del server (RAM, banda, processori) verranno condivise con gli altri utenti.
I vantaggi sono legati al prezzo visto che gli hosting condivisi costano da pochi euro all’anno fino ad arrivare al massimo a qualche decina di euro al mese.
L’hosting condiviso però può avere qualche svantaggio, che però viene compensato da un costo piuttosto basso.
Come primo aspetto c’è la possibilità che un sito tra quelli ospitati mandi in shutdown il server per un uso eccessivo di risorse o per script mal programmati. Molti hoster per porre rimedio all’abuso di risorse dei propri clienti implementano un piano QoS (Quality of Service) che limita ad ogni utente uno specifico numero di processi contemporanei o in un certo arco di tempo (es processi simultanei o numero di mail inviate). Questo serve anche per prevenire intasamenti della banda e sovraccarichi del server e per permettere a tutti gli utenti di avere risorse a sufficienza.
Come secondo aspetto c’è la possibilità che alcuni siti ospitati siano pericolosi, fraudolenti o di spam. In questo caso i motori di ricerca possono bannare l’IP del server e quindi penalizzare il posizionamento di tutti i siti alloggiati al suo interno. Per prevenire ciò molti hoster predispongono anche la possibilità di avere un indirizzo IP dedicato (con un sovrapprezzo annuale). Però c’è anche da ricordare che sono gli stessi hoster che prevengono queste spiacevoli conseguenze, quindi essi stessi si impegnano controllare e rimuovere dai loro server qualunque sito che violi le loro linee guida.
Infine, nei siti di grandi dimensioni che generano molto traffico, le richieste al server aumentano e quindi un sito ospitato in un ambiente condiviso rallenta o va spesso offline a causa del sovraccarico di risorse. Molti hoster a questo punto inviano una comunicazione al proprio cliente per passare ad un piano di hosting superiore.
In ogni caso, per siti piccoli e comunque che non utilizzano molte risorse (ad esempio blog e semplici siti informativi) l’hosting condiviso dovrebbe reggere fino al migliaio di visite al giorno, dopodiché è preferibile comunque passare ad un servizio più performante. Per vedere se ci sono rallentamenti basta andare ogni tanto sul proprio sito e testarne la navigazione. Se le pagine sono lente o spesso il server risulta irraggiungibile, allora è meglio richiedere un upgrade del proprio servizio di hosting oppure cambiare il fornitore del serivizio qualora il rallentamento non fosse dovuto all’eccessivo traffico.
Server virtuale
Il server virtuale sta a metà tra l’hosting condiviso e il server dedicato. In poche parole, un server viene suddiviso in spazi separati dove in ciascun spazio viene creato un ambiente virtuale che simula un server dedicato. Ogni ambiente virtuale avrà un suo quantitativo dedicato di risorse hardware, software e di banda. Solitamente lo si utilizza per siti di medie dimensioni, con qualche migliaio di visite uniche al giorno. I prezzi sono all’incirca pari a poche decine di euro al mese e le caratteristiche del server virtuale possono essere personalizzate a richiesta dell’utente.
Server dedicato
Risulta essere la soluzione che va bene per siti di grandi dimensioni. E’ praticamente una macchina intera dedicata che ci viene data in affitto per ospitare il proprio sito web. Tutti i problemi che si presentano nell’hosting condiviso ed in parte nel server virtuale vengono eliminati. E’ possibile scegliere delle macchine con minori o maggiori prestazioni a seconda delle proprie esigenze e anche il tipo di connettività richiesta (max GB al mese di traffico e/o di picco). A livello prestazionale è la scelta migliore. Lo svantaggio principale è il costo abbastanza elevato, dell’ordine delle diverse decine o centinaia di euro al mese.
Cloud hosting
Il cloud hosting è una forma di hosting web che utilizza una rete di server condivisi per ospitare i siti web dei clienti. Invece di ospitare i siti web su un singolo server fisico, il cloud hosting suddivide le risorse di elaborazione, memoria e archiviazione su più server virtuali, che lavorano insieme come un unico sistema.
Il cloud hosting offre diversi vantaggi rispetto all’hosting tradizionale, tra cui:
Affidabilità: il cloud hosting utilizza un sistema di server ridondante, il che significa che se uno dei server fallisce, il sito web viene automaticamente spostato su un altro server senza interruzioni di servizio.
Scalabilità: il cloud hosting consente ai clienti di espandere o ridurre le risorse di elaborazione, memoria e archiviazione in base alle esigenze del sito web. Ciò significa che i clienti pagano solo per le risorse di cui hanno bisogno, senza dover acquistare costose attrezzature server.
Flessibilità: il cloud hosting consente ai clienti di personalizzare il proprio ambiente di hosting web in base alle loro esigenze specifiche. Ad esempio, possono scegliere il sistema operativo, le applicazioni e i servizi che desiderano installare sul loro server virtuale.
Sicurezza: il cloud hosting utilizza misure di sicurezza avanzate, come firewall, monitoraggio dei server, crittografia dei dati e autenticazione a più fattori, per proteggere i siti web dei clienti da attacchi informatici e da accessi non autorizzati.
In sintesi, il cloud hosting è una forma di hosting web che utilizza una rete di server condivisi per ospitare i siti web dei clienti. Il cloud hosting offre diversi vantaggi rispetto all’hosting tradizionale, tra cui affidabilità, scalabilità, flessibilità e sicurezza avanzata.
Quale hosting scegliere per il proprio progetto online
Per un progetto appena lanciato in rete è meglio iniziare con un semplice hosting condiviso. Con pochi euro all’anno è possibile mantenere il proprio sito visibile per 24h/24. E’ difficile ottenere un numero di visitatori cospicuo per il primi mesi di vita del sito, visto che il numero delle visite dipende da moltissimi fattori tra cui il posizionamento dei relativi contenuti sui motori di ricerca ed eventualmente l’interessamento e la condivisione che genera sui principali canali dei social network più conosciuti. Occorrerà poi passare ad un server virtuale o dedicato qualora il sito iniziasse a generare migliaia di visite al giorno e subisse dei rallentamenti con il solo hosting condiviso.
In ogni caso, è preferibile partire sempre con un hosting condiviso e poco a poco incrementare la popolarità e le visite del sito in modo graduale e non improvviso, senza ricorrere a trucchi e stratagemmi che possono far insospettire i motori di ricerca, rischiando di venire penalizzati per spam. Meglio far crescere piano piano il sito, in modo graduale e costante, effettuando dei test periodici di navigabilità per assicurarsi che la velocità di caricamento delle pagine risulti rapida. Basta testare la propria home page, se tutto va bene dovrebbe caricarsi in un paio di secondi al massimo. Quando si noteranno dei rallentamenti o dei down troppo frequenti allora occorrerà passare ad un piano di hosting più performante.